Il 25 aprile è una data che rappresenta un momento cruciale nella storia d’Italia, simbolo della lotta per la libertà e della rinascita democratica dopo il buio del nazifascismo. Quest’anno Aversa si prepara a festeggiare gli 80 anni dalla Liberazione con un evento speciale che intende celebrare non solo il passato ma anche gettare le basi per un futuro improntato ai valori fondanti della Costituzione italiana. La manifestazione, in programma alle ore 10.30 in piazza don Diana, sarà un’occasione per presentare alla comunità locale la costituenda sezione dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che vuole diventare un punto di riferimento per la difesa dei principi di democrazia e giustizia sociale.
L’appuntamento avrà luogo nei pressi dell’albero monumentale della Legalità, un luogo simbolico che incarna la lotta contro ogni forma di oppressione e corruzione. Durante l’evento, l’associazione intende raccogliere adesioni e coinvolgere i cittadini in un percorso di riflessione sui valori universali sanciti dalla Carta Costituzionale. Ma c’è un elemento particolare che rende questa giornata ancora più significativa: la futura sezione Anpi di Aversa sarà intitolata a Zelinda Resca, una donna straordinaria meglio conosciuta con il nome di battaglia “Lulù”. La sua storia è un esempio lampante di coraggio e resilienza, ma anche di ingiustizia subita durante uno dei periodi più controversi della storia italiana. Zelinda Resca fu una staffetta partigiana attiva sulle colline romagnole durante la Resistenza. Il suo ruolo consisteva nel trasportare messaggi e informazioni cruciali per coordinare le azioni delle formazioni antifasciste.
Tuttavia, la sua attività la portò a essere coinvolta in uno dei processi più clamorosi intentati contro i combattenti della libertà. Accusata ingiustamente, dovette affrontare una lunga detenzione. Nel maggio del 1953, venne trasferita nell’Opg di Aversa, l’ospedale psichiatrico giudiziario, non perché dichiarata malata mentale – come accadde a molti suoi compagni – ma a causa di una grave malattia fisica, la tubercolosi. Le autorità competenti decisero di assegnarle una struttura penitenziaria ubicata in una zona dal clima mite, considerato più adatto alle sue condizioni di salute. Nonostante ciò, l’esperienza carceraria lasciò un segno indelebile nella sua vita. La figura di Zelinda Resca rappresenta un monito potente per le generazioni future. Il suo coraggio e la sua determinazione ci ricordano quanto sia importante resistere alle ingiustizie e difendere i diritti fondamentali di ogni individuo.
L’intitolazione della sezione Anpi a una donna come lei vuole essere un tributo al ruolo delle donne nella Resistenza e un invito a coltivare quei valori di libertà, eguaglianza, solidarietà e pace che sono alla base della Repubblica italiana. Oggi più che mai, tali principi devono essere trasmessi alle giovani generazioni, affinché possano vedere negli occhi del popolo della Resistenza un modello di impegno civile consapevole, pacifico e collettivo.
Il 25 aprile di quest’anno sarà un’occasione speciale per riflettere sul significato profondo della Liberazione e sui valori che hanno plasmato l’Italia moderna. Attraverso la figura di Zelinda Resca e l’impegno dell’Anpi, Aversa si propone come un laboratorio di memoria e cittadinanza attiva, pronto a ispirare altre realtà del Paese, dimostrando come la storia del nostro territorio sia legato indissolubilmente ai valori di libertà e democrazia che continuiamo a celebrare oggi.
UGO PERSICE PISANTI