Ieri abbiamo celebrato il 25 aprile. È un giorno importante perché ci aiuta a non dimenticare cosa è stato il fascismo. Non è solo una data sul calendario, ha un profondo significato. La nostra democrazia nasce grazie al sacrificio di uomini e donne, giovani e anziani, che con l’aiuto fondamentale dell’esercito alleato liberarono l’Italia dal giogo fascista e nazista. Non dobbiamo ridurre questa giornata a una semplice liturgia commemorativa che, secondo alcuni, dovrebbe coinvolgere tutti gli italiani. Il 25 aprile non riguarda tutti gli italiani, ma solo quelli che si riconoscono nella nostra meravigliosa Carta Costituzionale, antifascista e democratica come nessun’altra al mondo.
Non ci deve essere nessuno spazio per i nostalgici del fascismo, tanto meno per i fascisti che per pura convenienza si nascondono vigliaccamente dietro puerili attestazioni di rispetto per la democrazia, ma poi non rinnegano il loro oscuro passato. Il 25 aprile deve essere anche l’occasione giusta per dimostrare il nostro impegno nel difendere la democrazia conquistata col sangue. Mai come in questo 2025 dobbiamo impegnarci a difendere le nostre libertà. Dobbiamo essere sempre vigili e pronti a reagire ai tentativi di chi vuole farci tornare a un orrendo passato. Con l’elezione dei fascisti e dei cripto fascisti ai vertici più alti delle istituzioni si è creata una minaccia reale e concreta per le nostre libertà. I tentativi di sminuire o addirittura negare i valori dell’antifascismo, sanciti chiaramente nella nostra Costituzione repubblicana, devono essere contrastati in tutti i modi.
Bisogna affermare con forza che la Costituzione italiana è figlia della lotta partigiana e che l’antifascismo è il pilastro sul quale poggia la nostra Repubblica. Non dobbiamo mai dimenticare che la Costituzione è antifascista perché è stata scritta da chi ha provato duramente sulla propria pelle cosa significa vivere in una dittatura fascista. La nostra Costituzione è antifascista perché ripudia la guerra, e chi l’ha scritta mai avrebbe pensato di finanziare una guerra per risolvere una disputa tra nazioni. La nostra Costituzione è antifascista perché rifiuta di giudicare gli uomini in base al colore della pelle, alla loro provenienza geografica o alle loro preferenze sessuali. È antifascista perché dice chiaramente che è il popolo a dover decidere del proprio destino. Dobbiamo fare in modo di fermare chi mette in discussione questi valori.
Dobbiamo fermare chi minaccia la nostra carta costituzionale. Dobbiamo bloccare i razzisti, gli xenofobi, chi discrimina, chi vuole eliminare i diritti conquistati a caro prezzo dai nostri nonni e dai nostri genitori. Chi attacca i principi fondanti della nostra Repubblica è un nemico da combattere e vincere usando ogni mezzo democratico che proprio la lotta antifascista ci ha messo a disposizione. Non dobbiamo credere a chi prima mette in discussione i diritti dell’uomo, fa deliberatamente affondare i barconi pieni di uomini, donne e bambini, e poi si dichiara un fervente democratico.
Sono solo dei bugiardi. Non possiamo restare indifferenti di fronte a chi toglie soldi ai poveri e li regala ai ricchi. Non possiamo restare a guardare mentre una delle più grandi conquiste di civiltà: il Servizio Sanitario Nazionale, gratuito e universale, viene lentamente, ma inesorabilmente distrutto, in nome di una “autonomia regionale differenziata” che nei fatti servirà solo a favorire la sanità privata e a danneggiare quella pubblica. Non dobbiamo restare immobili di fronte agli squallidi tentativi, anche da parte delle più alte cariche dello Stato, di riscrivere la storia cancellando le orrende responsabilità del fascismo. Non possiamo consentire a chi, invece di rispettare i dettami della Carta Costituzionale antifascista, interagisce con i fascisti, xenofobi, reazionari, razzisti e autoritari che, purtroppo, oggi sono al governo in alcuni stati europei e oltreoceano.
Dobbiamo rimandare a casa chi attenta ai diritti dei lavoratori, delle donne, del mondo LGBT, dei diversamente abili, e lo fa solo per la nostalgia di un orribile ventennio che, grazie alla lotta di liberazione, credevamo di averlo lasciato per sempre alle spalle. È chiaramente in atto un progetto per creare una società caratterizzata dalla lenta ma inesorabile, riduzione di ogni spazio di libertà per i cittadini. Queste forze, per niente oscure, stanno agendo alle spalle della popolazione con furbizia e malizia, sfruttando l’interessata complicità dei media che, ormai, sono diventati solo dei mezzi per indottrinare l’elettorato, per spingere i cittadini italiani a votare per i propri aguzzini. È indispensabile non dimenticare mai i nostri valori costituzionali.
Non bisogna abbassare la guardia e farci travolgere dal vento della reazione. Bisogna scendere di nuovo in strada a difendere la Costituzione e i sacri valori dell’antifascismo. Bisogna far capire a chi fa il finto tonto che la Carta Costituzionale non si tocca e che l’antifascismo non può essere oggetto di discussione politica. Bisogna difenderci con le unghie e con i denti dagli sciagurati che vogliono riportare indietro le lancette della storia d’Italia di oltre cento anni.
UGO PERSICE PISANTI